mercoledì 24 dicembre 2014

La spezia più utile: il sale

Cari lettori e lettrici,
prima di cominciare con tutte le varie cene, vi propongo di notare come e quando usare la spezia che a dire la verità usiamo un pò "troppo": il sale.





Il sale ha origini antichissime e per la precisione è il sale marino il primo tipo di sale che l'uomo utilizzò sia a scopo alimentare sia per la conservazione di carne e pesce. Il sale però non era alla portata di tutti e per questo motivo, nei tempi antichi, il suo valore crebbe enormemente tanto che per un lungo periodo il sale venne utilizzato come merce di scambio. Il sale marino si ottiene normalmente per evaporazione dell'acqua marina e questo procedimento viene effettuato in stabilimenti chiamati saline; in Italia le maggiori regioni produttrici di sale marino sono la Puglia, la Sicilia, la Sardegna e la Romagna. Il sale marino che normalmente utilizziamo in cucina è un sale raffinato composto al 95,8 % da cloruro di sodio ( NaCl ); quando il sale invece non viene raffinato prende il nome di sale integrale e mantiene nella sua composizione altri tipi di minerali come ad esempio il magnesio, lo iodio, il potassio, lo zinco, il rame ed il potassio. La maggior parte del sale ( cloruro di sodio ) si trova disciolto nell'acqua marina mentre in parte si trova sulla terraferma, spesso in miniere sotterranee che si sono formate grazie alla lenta evaporazione dell'acqua marina negli anni. In questo caso, ovvero quando arriva dalla terraferma, il sale prende il nome di salgemma. Oltre al classico sale marino che tutti utilizziamo in cucina esistono altri tipi di sale provenienti da tutto il mondo e che si diversificano per proprietà e spesso anche per la colorazione. Sale Rosa dell'Himalaya: è conosciuto ai più in quanto è considerato il sale più pregiato e ricercato; questo tipo di sale dal caratteristico color rosa, viene estratto nella seconda miniera più grande del mondo, quella del Khewra. È stato stimato che le miniere di sale rosa dell'Himalaya abbiano all'incirca 250 milioni di anni, periodo in cui l'acqua del mare è rimasta intrappolata all'interno della catena dell'Himalaya e nei secoli ha dato vita a giacimenti enormi di prezioso sale incontaminato. Infatti il luogo ed il periodo in cui si è formato il sale sono completamente privi di qualsiasi forma di inquinamento. Il colore rosa del sale è dovuto alla presenza di minerali, ferro in particolare; il sale rosa dell'Himalaya è ritenuto molto pregiato per il semplice fatto che contiene una più alta concentrazione di minerali ed oligoelementi rispetto al sale marino e soprattutto perché se ne fa un gran parlare. In fin dei conti sempre di sale trattasi ed è molto improbabile che possa fare miracoli. Il suo contenuto di iodio può apportare benefici ai soggetti con problemi legati alla tiroide; al sale rosa sono attribuite anche altre proprietà ( tutte da verificare ) come per esempio quella di non far alzare la pressione come il sale marino e la capacità di disintossicare l'organismo dai metalli pesanti. Il Sale di Cervia: è un sale integrale grosso che viene ancora estratto e lavorato secondo i metodi tradizionali di una volta nel rispetto dell'ambiente. È un sale ricco di iodio e di minerali. Sale Nero di Cipro: è un sale grosso a cui viene aggiunto carbone attivo ( per questo diventa nero ) ottenuto dalla combustione di vari tipi di corteccia; questo tipo di sale ha proprietà assorbenti e viene utilizzato per curare problemi dovuti ai gas intestinali ed anche per disintossicare l'organismo. Sale Blu di Persia: proviene dalle miniere dell'Iran, la sua caratteristica colorazione blu è dovuta ad un minerale chiamato silvite; il suo gusto è molto salato ma non persistente con retrogusto speziato e gradevole. Grazie alla sua caratteristica colorazione viene spesso utilizzato per impressionare gli ospiti piuttosto che per le sue proprietà. Sale Grigio di Bretagna: è un sale estratto dall'oceano atlantico e non raffinato, ricco di minerali, magnesio in particolare; rispetto al sale marino tradizionale questo tipo di sale contiene meno sodio ed è quindi indicato per chi ha problemi di pressione alta. Sale Rosso delle Hawaii: è un sale marino che prende la sua colorazione da un tipo di argilla rossa presente sulle coste hawaiane; questo tipo di argilla cede al sale una grande quantità di ferro che conferisce la tipica colorazione rossa al sale hawaiano. Sale affumicato della Danimarca: sale di origine marina che viene affumicato con legno di quercia ed olmo rosso; il procedimento dell'affumicatura dura molte ore in modo che il sale possa assorbire tutti gli aromi e raggiunga il caratteristico colore scuro. Solitamente utilizzato con il pesce. Sale Viola Indiano: conosciuto con il nome di Kala Namak è un sale di origine fossile con un gusto che, a causa della presenza di composti dello zolfo, ricorda vagamente quello delle uova sode. È un sale delicato, il suo gusto non copre quello degli alimenti e può essere utilizzato insieme a diverse tipologie di alimenti. Conclusioni: questi sono solo alcuni dei tipi di sale esistenti al mondo; il sale è un componente importante della nostra alimentazione ma va utilizzato con molta parsimonia in quanto dosi eccessive possono provocare gravi danni alla nostra salute. Premesso che l'organismo umano è in grado di vivere bene anche con quantità giornaliere minime di sale, anche con 0,2 g al giorno l'USDA, ovvero l'United States Departement of Agricolture e l'INRAN, l'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, fissano il consumo massimo giornaliero di sale per individuo a meno di 6 g. Purtroppo nei paesi industrializzati, a causa della forte presenza del sale in moltissimi alimenti di uso quotidiano ( dal pane agli insaccati, dai cibi in scatola ai formaggi conservati etc. ) questo limite viene di gran lunga superato. Un eccessivo consumo di sale causa un innalzamento della pressione arteriosa con conseguenze dannose per l'apparato cardiocircolatorio ed inoltre, un eccesso di sale, può provocare ictus ed osteoporosi. Nel mondo le malattie cardiovascolari sono la principale causa di mortalità e disabilità; gran parte degli ictus e delle malattie cardiache sono riconducibili all'ipertensione, motivo questo per cominciare a fare attenzione alla quantità di sale che introduciamo giornalmente nel nostro organismo

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