lunedì 1 dicembre 2014

Il carbone vegetale: benefici

Il carbone vegetale, conosciuto anche come carbone attivo, è una sostanza che si ottiene da un particolare tipo di lavorazione, la carbonizzazione, di vari tipi di legno. Per ottenere il carbone vegetale ad uso terapeutico si sottopone il legno (solitamente legno dolce come pioppo, salice, betulla etc...) ad alte temperature ( pirolisi ) in ambiente povero di ossigeno; in seguito, il carbone vegetale ottenuto, viene lavorato e raffinato per conferirgli la porosità necessaria all'uso a cui è destinato; maggiore è la porosità e maggiore sarà la sua capacità di assorbimento. La principale proprietà del carbone vegetale è infatti l'adsorbimento, ovvero la capacità che il carbone vegetale ha di legarsi alle sostanze liquide e gassose e di trattenerle all'interno della propria struttura molecolare.





 Bisogna però tenere in considerazione il fatto che il carbone vegetale può interferire con l'azione di alcuni farmaci diminuendone così l'efficacia; meglio quindi evitare di utilizzare il carbone vegetale durante i periodi di cura in cui si assumono medicinali. Il carbone vegetale viene utilizzato come integratore alimentare non solo per la cura di alcune patologie molto diffuse come gonfiori addominali, meteorismo, aerofagia e problemi gastrointestinali ma anche per contrastare forme di avvelenamento ed intossicazione dell'organismo. Uno degli usi del carbone vegetale, come già accennato, è il suo utilizzo come integratore per contrastare vari tipi di disturbi intestinali come gastrite, reflusso, acidità di stomaco, flatulenza, gonfiori a livello addominale, aerofagia, colite ed altri ancora. Il carbone vegetale ha anche la proprietà di compattare le feci per cui può rappresentare un valido aiuto in caso di diarrea. Grazie alla presenza di sali minerali basici ed alla loro capacità di contrastare l'acidità di stomaco, il carbone vegetale rappresenta un valido aiuto per la digestione. Le proprietà adsorbenti del carbone vegetale si rivelano utili anche nella lotta al colesterolo, infatti la sua capacità di legarsi alle sostanze presenti nel tratto gastrointestinale, colesterolo compreso, ne facilitano l'espulsione. In ultimo, anche i soggetti interessati da problemi di alitosi possono trarre benefico dall'assunzione del carbone vegetale. L'assunzione di carbone vegetale è sconsigliata in caso di ostruzioni intestinali e di lesioni del tratto gastrointestinale. Se si stanno assumendo farmaci è sempre meglio consultare un medico in quanto il carbone vegetale potrebbe interferire con i principi attivi contenuti nei medicinali. Alle dosi consigliate il carbone vegetale non ha effetti collaterali mentre, se assunto in dosi eccessive, può determinare una colorazione scura delle feci e problemi di stitichezza. Il carbone vegetale può essere acquistato, oltre che nelle farmacie, anche in erboristeria e negli ipermercati. Grazie alle sue particolari proprietà, il carbone vegetale viene utilizzato anche a scopi diversi da quelli terapeutici; alcuni esempi sono rappresentati dai filtri delle maschere anti gas, dai filtri delle cappe per la cucina e dai filtri per l'acqua. Il carbone vegetale ad uso alimentare è disponibile sul mercato in polvere, in pastiglie ed in capsule. La Food and Drug Administration ( FDA ), l'ente governativo americano che regolamenta i prodotti alimentari e farmaceutici, ha riconosciuto ufficialmente il carbone vegetale come antidoto generico nei confronti di avvelenamenti ed intossicazioni. Va però ricordato che il carbone vegetale non ha nessun effetto nei confronti di alcune sostanze come l'alcool etilico e metilico, il cianuro, il litio e l'acido borico.

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