martedì 9 dicembre 2014

Marrakesh: mille e una notte di vacanze da Sogno!

Cari lettori e lettrici,
voglio proporvi un piccolo album d'immagini ed il resoconto del "fantastico" viaggio svolto nella parte Sud del Marocco.
Avendo a disposizione 4 giorni e un mezzo pomeriggio, abbiamo suddiviso la città in zone per le visite: all’arrivo – ore 15 circa, ho la registrazione al Riad, lasciato i bagagli e  subito uscito per la scoperta dei dintorni. In pochi minuti a piedi si arriva a “La Place” la celeberrima Jemaa el Fnaa, con il Minareto della Koutoubia a fare da custode. Abbiamo mangiato qualcosa di veloce al Cafè Toubkal e ci siamo subito immersi nella visita dei Suq.














Il Giovedì di prima mattina siamo subito andati nella parte Nord della città a visitare la Medersa Ben Youssef ed il Museo di Marrakech; una volta finito le visite ci siamo spinti fino alle Concerie a Dar Debbagh.
Per fortuna sulla via del ritorno ci siamo imbattuti nella Place des Epices, una piccola piazzetta che ti fa ritornare in pace con Marrakech; al Cafè des Epices un locale molto carino e tranquillo abbiamo gustato degli ottimi panini
Nel pomeriggio, ancora Suq soprattutto la zona dei “teinturiers” dove verrete abbagliati dai colori sgargianti delle tele, i tappeti, le sciarpe, i copriletti e abbiamo visitato l’Ensemble Artisanal.
Alla sera, cena al Cafè Chez Zazà, nella zona denominata Bab Fteuh, un angolo all’interno della stessa “Place”.
Domenica ci siamo diretti verso Sud a visitare La Kasba: Moschea, Tombe Sadiane, la porta Bab Agnau; poi a piedi ci siamo spostati verso il Museo Dar Si Said attraversando la Mellah, l’antico ghetto Ebraico.
Sono tornato all’Ensemble Artisanal per gli ultimi acquisti ed abbiamo mangiato nel bar ristorante al suo interno, un’oasi di pace e serenità.
Alla sera, dopo aver nuovamente camminato per i Suq nel dintorni di Jemaa El Fnaa, abbiamo cenato nel Ristorante Le Marrakchi, dove abbiamo gustato dell’ottimo vino locale.
fantastica Oukaimeden, Atlas e Ourika nelle quali si può davvero cogliere il grande contrasto tra Montagna e Deserto.
Ultime considerazioni:
Sono convinto che 2 giorni siano sufficienti per visitare la Medina, munendosi di buoni piedi – non abbiamo visitato nè la città nuova né i giardini Majorelle (sotto la pioggia sinceramente non penso fosse il massimo della vita).
Andateci se vi piacciono i mercati, perché davvero troverete pane per i vostri denti – mi domando come facciano a sopravvivere tutti, perché la quantità di bancarelle, botteghe, mercatini, carretti ambulanti… è impressionante.
I Musei hanno ben poco da offrire, ma le stanze sono esse stesse dei piccoli musei di ceramiche, mosaici, legno intagliato e pietra finemente cesellata.
Ho trovato i marocchini dei lavoratori instancabili, a qualsiasi ora del giorno e della notte sono occupati a produrre e vendere i loro prodotti, per poi pulire le botteghe con mezzi di fortuna.

Jamaa el Fnaa è un brulicare continuo di gente che di giorno prepara i banchetti del mercato e di sera allestisce le tante bancarelle per la cena. Gruppi di musicisti vi intratterranno con musica tipica, così come le donne venderanno i tatuaggi all’Henne e gli incantatori di serpenti cercheranno a tutti i costi di piazzarvi un rettile sul collo (sempre dietro compenso monetario congruo).

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