lunedì 22 novembre 2010

Aprire gli occhi...

Gli individui sono fondamentalmente buoni, ma ciascuno soffre – in diversa misura – per i bisogni inappagati, per i desideri insoddisfatti. Se si rendessero conto che la necessità primaria dell'esistenza è come un tesoro dimenticato in un remoto ripostiglio della propria dimora ne rimarrebbero davvero sorpresi. Bene, ma dove si trova esattamente il tesoro? Dov'è l'anfratto parapsichico che custodisce così tanta ricchezza? Ovviamente mi esprimo – precisarlo non è mai superfluo – con un metalinguaggio simbolico.

L'anfratto, il calice dell'elisir è innanzitutto l'idea che:

- non ci sono idee o pensieri che possano descrivere, rappresentare, sostituire la realtà;

- la dimensione dello spirito è l'essenza sovramentale che circoscrivi idealmente nel silenzio della pausa tra un pensiero e un altro.

La dimensione in cui interagiamo ora è, perlopiù, quella del desiderio inconsapevole. Quando con la pratica della meditazione la coscienza si espande inizi a comprendere un panorama esistenziale più ampio. ... Che ho concluso affermando ciò, ti ho rivelato qualche verità esoterica? No di certo, proseguiamo ...

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