domenica 27 luglio 2008

Um dia voce aprende que...

Depois de algum tempo você aprende a diferença,
a sutil diferença, entre dar a mão e acorrentar uma alma.

E você aprende que amar não significa apoiar-se,
e que companhia nem sempre significa segurança.

E começa a aprender que beijos não são contratos
e presentes não são promessas.

E começa a aceitar suas derrotas com a cabeça erguida
e olhos adiante, com a graça de um adulto
e não com a tristeza de uma criança.

E aprende a construir todas as suas estradas no hoje,
porque o terreno do amanhã é incerto demais para os planos,
e o futuro tem o costume de cair em meio ao vão.

Depois de um tempo você aprende que o sol queima
se ficar exposto por muito tempo. •.
E aprende que não importa o quanto você se importe,
algumas pessoas simplesmente não se importam...
E aceita que não importa quão boa seja uma pessoa,
ela vai feri-lo de vez em quando e você precisa perdoá-la por isso.

Aprende que falar pode aliviar dores emocionais.

Descobre que se leva anos para se construir confiança
e apenas segundos para destruí-la,
e que você pode fazer coisas em um instante,
das quais se arrependerá pelo resto da vida.

Aprende que verdadeiras amizades continuam a crescer
mesmo a longas distâncias.

E o que importa não é o que você tem na vida,
mas quem você é na vida.

Aprende que não temos que mudar de amigos
se compreendemos que os amigos mudam,
Descobre que as pessoas com quem você mais se importa na vida
são tomadas de você muito depressa,
por isso sempre devemos deixar as pessoas que amamos
com palavras amorosas, pode ser a última vez que as vejamos.

mercoledì 25 giugno 2008

Paradox of our time

The paradox of our time in history is that we have taller buildings but shorter tempers, wider freeways, but narrower viewpoints. We spent more, but have less, we buy more, but enjoy less. We have bigger houses and smaller families, more
conveniences, but less time. We have more degrees but less sense, more knowledge, but less judgment, more experts, yet more problems, more medicine, but less wellness.

We drink too much, smoke too much, spend too recklessly, laugh too little, drive too fast, get too angry, stay up too late, get up too tired, read too little, watch TV too much, and pray too seldom. We have multiplied our possessions, but reduced our
values. We talk too much, love too seldom, and hate too often.

We've learned how to make a living, but not a life. We've added years to life not life to years. We've been all the way to the moon and back, but have trouble crossing the street to meet a new neighbor.We conquered outer space but not inner space. We've
done larger things, but not better things.

We've cleaned up the air, but polluted the soul. We've conquered the atom, but not our prejudice. We write more, but learn less. We plan more, but accomplish less. We've learned to rush, but not to wait. We build more computers to hold more information, to produce more copies than ever, but we communicate less and less.

These are the times of fast foods and slow digestion, big men and small character, steep profits and shallow relationships. These are the days of two incomes but more divorce, fancier houses, but broken homes. These are days of quick trips, disposable diapers, throwaway morality, one night stands, overweight bodies, and pills that do everything from cheer, to quiet, to kill. It is a time when there is much in the showroom window and nothing in the stockroom. A time when technology can bring this letter to you, and a time when you can choose either to share this insight, or to just hit delete.

Remember, spend some time with your loved ones,because they are not going to be around forever.

Remember, say a kind word to someone who looks up to you in awe, because that little person soon will grow up and leave your side.

Give time to love, give time to speak, and give time to share the precious thoughts in your mind.

AND ALWAYS REMEMBER:

Life is not measured by the number of breaths we take, but by the moments that take our breath away.

GEORGE CARLIN

New updating about my personal blog

Good morning dear visitors.
I'd like to inform you about new managing manner my personal blog.
With globalization there are no more barrier...we meet people every part of world and communicate with him is essential. Simplest way is talk in English language (not Italian...sigh).
So, my next post will be in English language. Don't warry however! On the left side you'll find a traslating language option in:

- Italian

- Portuguese

Enjoy the blog!

mercoledì 21 maggio 2008

Brasile-Italia, oriundi come risorsa


Eh sì, pochi lo sanno in Itlia, ma il Brsile ci appartiene più di quanto pensassimo! Pensate solo che nelle 3 regioni del Sud Brasile Regiao Do Sul) ci sono 26 milioni circa di Italiani. Vi propongo, a tal proposito, il link relativo ad un con Fabio Porta, unico parlamentare eletto in Brasile alle recenti politiche. Che intende puntare sugli italobrasiliani per intensificare gli scambi culturali economici tra i due Paesi.

http://musibrasil.net/articolo.php?id=2223

Buona lettura

mercoledì 9 aprile 2008

Esperienze di quotidiana globalizzazione

Al lavoro uso un PC che probabilmente è stato fabbricato a Bejing. Lo stesso prodotto magari è stato trasportato da cingalesi, sbarcato da contrabbandieri greci e venduto come prodotto italiano a San Marino. Questa è la globalizzazione: un'anomalia epocale.
Come fu per l'energia atomica, gli esiti del suo potere distruttivo (sulle culture, sulla biodiversità, sulle coscienze) sono molto più palesi di ogni opinabile tornaconto. In un'ammucchiata di potere, finanza e comunicazione il "globale" accomuna la foresta amazzonica gli Ogm, la barriera corallina al petrolio, la politica mondiale ai giornali, la Tv al clima, il gorgonzola alla satira. Tutto è in vendita al miglior offerente e senza che il buondio ne abbia autorizzato il commercio. Resta l'amara sensazione di essere tutti spendibili come lettori e acquistabili come consumatori. In ogni parte del mondo un individuo ben farcito di denaro può diventare proprietario dll'acqua di una sorgente e venderla a prezzo cenuplicato a chi ne ha bisogno vitale. Dovunque c'è sempre qualcuno chepuò comprare la nostra vita, i frutti della natura, le semnti prodotte in mllenni di storia dal lavoro dei contadini. Le imprese farmaceutiche inventano le malattie, i petrolieri concepiscono le guerre, mentre nel nome di una democrazia tanto globale quanto gaiamente latitante, anche i fiori piangono. E poi si continu a credere che sia ancora rugiada.

giovedì 20 marzo 2008

I politici, le elezioni e le pensioni

La scelta della data del 13 aprile per il voto in alternativa a quella del 6 aprile può apparire casuale ma non lo è affatto:
votando il 6 aprile, infatti, i parlamentari alla prima legislatura non rieletti non avrebbero maturato la pensione, votando invece come stabilito dal Consiglio dei Ministri il 13 aprile, ovvero una settimana dopo, acquisiranno la pensione.
''E poi parlano di voler fare l'election day per ridurre i costi della politica - ironizza- Ben altri saranno i costi di queste pensioni, non solo in meri termini quantitativi, ma anche per il messaggio dato al Paese, perché questo è il tipico esempio di come fatta la legge viene subito trovato l'inganno''.
MORALE DELLA FAVOLA 300.000.000 DI COSTI PER QUESTA GENTACCIA CHE DOPO POCHISSIMI MESI SENZA FAR NULLA GIA' HANNO UNA PENSIONE DI PLATINO ALLA FACCIA DEI PENSIONATI CHE DOPO UNA VITA DI LAVORO ADESSO PER MANGIARE RACCATTANO LA VERDURA RIMASTA A TERRA NEI MERCATI.

martedì 18 marzo 2008

Che libertà si può sperare di avere?

Gruppi di giovani tibetani, monaci e laici,
in disaccordo con il paziente attendismo del
Dalai Lama, hanno organizzato una manifestazione
di protesta contro l'invasione cinese ormai che
dura da quasi 60 anni.

E' evidente l'intenzione di approfittare
delle olimpiadi di Pechino per creare imbarazzo
al governo cinese e, se possibile, attirare
l'attenzione dell'opinione pubblica internazionale
sulle gravi ingiustizie subite dai tibetani: non
solo l'occupazione del proprio Paese e la perdita
dell'indipendenza, ma anche il tentativo cinese
di annullare l'identità culturale e storica di
questo popolo, cosa ancora più cinica e crudele
della stessa occupazione.

Anche a Dharamsala, la città indiana dove si trova
una colonia di tibetani in esilio, ci sono state
manifestazioni, tuttavia vietate e represse dal
governo indiano.

Come accadde anche per i fatti della Birmania,
anche nel caso del Tibet le autorità occidentali
ostentano per lo più indifferenza, preoccupate solo
di preservare i loschi profitti delle industrie, in
gran parte europee, appositamente create in Cina per
sfruttare la manodopera a basso costo.

Purtroppo ci sono già notizie di tibetani uccisi
dalla polizia cinese. Fonti tibetane parlano di 100
caduti anche se la TV cinese minimizza parlando di
10 vittime. Dieci o cento è comunque grave che un
popolo disarmato e inerme debba essere oggetto di
queste crudeli violenze senza che da parte
dell'opinione pubblica mondiale ci siano risposte
adeguate.

Il minimo che si dovrebbe fare è, perlomeno,
minacciare di non disputare le olimpiadi.

mercoledì 12 marzo 2008

Couchsurfing: la filosofia dell'ospitalità

In questo post mi preme tantissimo evidenziare un'iniziativa diffusa tramite Web senza scopo di lucro che mira a rendere ancora più accentuato il concetto di globalzzazione. Si tratta di una community chiamata Couchsufing (www.couchsurfing.com) che consente a chiunque abbia un pizzico di senso d'avventura e di "friendship" di chiedere, o dare o semplicemente fornire aiuto e compagnia (magari per una piza o un caffè) ad altre persone che provengono da altri paesi (EU e non). Oltre ad imparare a relazionare, è facile immergersi nella città presso cui si è arrivati, senza la necessità di dovere per forza prenotare un alloggio in centro o spendere tanti soldi per ristoranti che "spellano" i turisti ignari. Si va invece nei musei, si ride, si va nelle ostere o nei pub più "alla buona", perchè la chiave comune è fare amicizia.
Chiaramente, questa "web community", non ha fondi per mantenersi (in quanto è stata realizzata da ragazzi come me). Di conseguenza viene richiesto un "minimo" e NON obbligatorio contributo di 20$ circa (che oggi per gli europei è proprio come il costo di una pizza).
Per chi è interessato, rifornisco la pagina principale

http://www.couchsurfing.com ,

il modulo per iscriversi gratuitamente (e ripeto senza nessun obbligo)

http://www.couchsurfing.com/register.html ,

il mio profilo nella community

http://www.couchsurfing.com/profile.html?id=1H7L8N0

ed il gruppo di Milano nel quale faccio parte

http://wiki.couchsurfing.com/en/Milan

ossia un gruppo di persone che si incontrano nella stessa città e scambian pareri, opinioni ed organizzano feste.
Provate quantomeno a visitare il sito...e ricordate..."si è vivi quando si osa cambiare".


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sabato 5 gennaio 2008

E' uscita la Milan Guide!!

Ragazzi , per chi vorrebbe scoprire le bellezze di Milano "catturate" da alcuni fotografi , vi consiglio un interessante elemento multimediale riportato qui sotto . Esso avrà un collegamento diretto al sito Internet chiamato Schmap Milan Guide